Speciale Energia 2024

In questo speciale Energia, realizzato per celebrare il III anno della Scuola dei Mestieri dell’Energia di EDISON e AFORISMA, contiene un’analisi dell’andamento decennale di aziende e addetti del settore dell’energia, che dimostra un trend di crescita costante e consolidato.
Si tratta di un trend nazionale che negli ultimi 10 anni ha visto crescere soprattutto il numero di aziende del Sud, cresciute del 49,1%, contro il 24,9% del centro e il 36% del nord.
Nonostante questa crescita il peso percentuale delle imprese del Sud resta il 22,54% del totale nazionale, contro il 61,93% del nord e il 15,53% del centro.
Approfondendo di dati provinciali spiccano per crescita soprattutto province del Sud e Isole come Taranto, Potenza, Reggio Calabria, Salerno, Benevento e Oristano con numeri che vanno
dal +100% al + 200%.

Gli addetti nelle imprese del settore dell’Energia

Anche l’analisi del numero degli addetti occupati nelle imprese del settore energetico rileva un netto divario tra le aree del paese, con un trend occupazionale positivo solo nelle aree del Nord del paese con un aumento dell’8% su base decennale e un deficit delle altre due aree del paese con un -8,1% al Centro e un -5,1% al Sud e Isole.

Ancora più pesante il divario se si ragiona in termini di valori assoluti con il Nord che detiene il 56% degli occupati del settore mentre le altre aree del paese si dividono il restante 44%.

A livello provinciale Livorno, Fermo e Siracusa detengono la maglia nera con flessioni tra il -62% e -55%. Crescono di più Chieti, Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Rimini, Pordenone, Imperia,
Pesaro-Urbino Padova, Lucca e Milano con dati che superano il 50%.

Produzione e consumi nelle regioni e nelle province italiane

Domanda di energia elettrica

La domanda di energia elettrica in Italia nel 2023 è stata pari a 305,6 TWh e ha registrato una diminuzione del 3,0 per cento rispetto all’anno precedente.
Il fabbisogno di energia elettrica è stato soddisfatto per l’83,2 per cento da produzione nazionale destinata al consumo, per un valore di 254,4 TWh (-6,5 per cento rispetto al 2022), e per la quota restante, pari al 16,8 per cento, dalle importazioni nette dall’estero per un ammontare di 51,3 TWh.

Consumi annuali

I consumi annuali di energia elettrica in Italia nel 2023 sono stati pari a 287,4 TWh.
Tra il 2022 e il 2023 si è registrato un calo dei consumi di energia elettrica pari al 2,9 per cento (-8,5 TWh).

Nel dettaglio:

  • l’industria è scesa del 4,3 per cento attestandosi a 124,5 TWh: i cali più significativi in valore assoluto sono stati rilevati nell’industria cartaria (-0,8 TWh, pari al -11,5 per cento) e nell’industria chimica (-0,6 TWh, pari al -5,5 per cento);
  • i servizi sono scesi dell’1,4 per cento attestandosi a 93,3 TWh: il maggior calo in valore assoluto ha interessato il commercio (-1,1 TWh, pari al -5,1 per cento); mentre in controtendenza sono stati registrati due incrementi nella classe trasporto e magazzinaggio (+0,2 TWh, pari al +1,4 per cento) e nella classe altre attività professionali scientifiche e tecniche (+0,8TWh, pari al +7,3 per cento);
  • l’agricoltura ha registrato un calo del 4,3 per cento con un consumo di 6,3 TWh;
  • il domestico è sceso del 2,0 per cento attestandosi a 63,2 TWh.

Per quanto riguarda l’utilizzo del calore prodotto in assetto cogenerativo, la maggior concentrazione è stata rilevata nell’industria (81,1 per cento del totale di calore utile) e in particolare nell’industria del coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (19,8 per cento), nella chimica (17,4 per cento) e nella cartaria (14,2 per cento). I servizi hanno rappresentato una quota del 6,6 per cento dell’utilizzo totale di calore; la maggior concentrazione è stata rilevata nella sanità e assistenza sociale (3,4 per cento). Rispetto alla tipologia di destinazione si osserva che il 59,9 per cento del calore utilizzato viene autoconsumato e il 40,1 per cento viene ceduto a terzi.

Produzione annuale lorda

La produzione nazionale lorda è stata pari a 264,7 TWh, registrando un calo del 6,8 per cento rispetto al 2022.
La fonte termoelettrica non rinnovabile ha coperto la maggior parte del fabbisogno, rappresentando il 55,4 per cento della produzione (in calo del 19,3 per cento rispetto al 2022). Tra le fonti rinnovabili si registra il record storico del fotovoltaico, che nel 2023 ha totalizzato oltre 30,7 TWh di produzione (+9,2 per cento rispetto al 2022); in aumento anche la produzione eolica con un incremento del 15,4 per cento rispetto al 2022 (23,6 TWh). Dopo il minimo storico della produzione idroelettrica registrato nel 2022 (-36,2 per cento rispetto al 2021) quest’ultima torna a salire del 38,9 per cento nel 2023 attestandosi a 42,1 TWh. Si registra invece un calo delle bioenergie e della produzione geotermoelettrica, rispettivamente del 9,1 per cento e del 2,5 per cento rispetto al 2022.

Con focus sulla produzione termoelettrica, osserviamo come gli impianti di cogenerazione (che hanno rappresentato nel 2023 il 59,2 per cento del termoelettrico totale a fronte di una produzione elettrica di 96,3 TWh) hanno prodotto, in assetto cogenerativo, 50,9 TWh termici, con un relativo utilizzo del calore pari all’86,2 per cento. Analizzando invece la produzione termoelettrica per combustibile sono stati registrati decrementi su tutte le classi: -41,5 per cento sulla produzione da combustibili solidi (13,2 TWh), -15,9 per cento sulla produzione da gas naturale (che con 118,9 TWh continua a coprire il 73,2 per cento della produzione termoelettrica), -26,9 per cento sulla produzione da prodotti petroliferi (3,6 TWh) e un calo dell’11,4 per cento sulla produzione da altri combustibili.

Potenza lorda installata

La potenza efficiente lorda di generazione, al 31 dicembre 2023, è risultata pari a 130,1 GW, con un incremento del 5,5 per cento rispetto all’anno precedente. In particolare, con 66,8 GW la capacità rinnovabile ha raggiunto il 51 per cento del totale installato nel nostro Paese, con un aumento rispetto al 2022 del 9,5 per cento.

Analizzando il parco di generazione per fonte:

  • il termoelettrico ha registrato un incremento (+1,3 per cento) passando dai 62,4 GW del 2022 ai 63,2 GW del 2023. Tale incremento è stato rilevato sia sugli impianti di sola produzione di energia elettrica, la cui potenza passa da 35,8 GW del 2022 a 36,4 GW del 2023 (+1,6 per cento), sia sugli impianti cogenerativi, la cui potenza passa da 26,6 GW del 2022 a 26,8 GW del 2023(+0,9 per cento);
  • l’idroelettrico ha registrato un aumento di capacità dello 0,2 per cento (attestandosi a 23,3 GW);
  • il fotovoltaico ha registrato un considerevole incremento di potenza del 21,0 per cento attestandosi a 30,3 GW (erano 25,1 GW nel 2022);
  • l’eolico ha registrato un significativo incremento, passando dagli 11,9 GW di potenza del 2022 ai 12,3 GW del 2023 (+4 per cento);
  • il geotermoelettrico è rimasto invariato con una potenza di 0,8 GW.

Riguardo i sistemi di accumulo, al 31 dicembre 2023 risultano in esercizio 11 sistemi di accumulo stand alone per una potenza di 0,2 GW e 518.940 sistemi di accumulo sottesi ad altri impianti (+56 per cento sul 2022) per una potenza attiva nominale complessiva pari a 3,2 GW (+52 per cento sul 2022).

 

Per scaricare lo studio completo di tabelle cliccare qui

 

Estratto Quaderno Economico AFORISMA 11 2024

 

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